La nostra mente corregge gli errori in automatico, a chi non è mai capitato di imbattersi sui social in giochetti come quello riportato di seguito?

Tutti almeno una volta nella vita, per gioco, abbiamo provato a leggere un testo simile, senza fare caso alle lettere mancanti o ai numeri messi al posto delle lettere. Questo perché il nostro cervello, nonostante le incongruenze, riesce comunque a comprendere il senso di un testo simile. E allora immaginate un correttore di bozze che deve individuare lettere mancanti o spazi di troppo.
Vi chiederete: non è sufficiente il correttore automatico di Word?
Ma se così fosse, la professione del correttore di bozze a cosa servirebbe?!
Immaginate la differenza tra “ognuno” e “ogniuno” o tra “perchè” e “perché“.
Cambia una lettera o un accento, ma paradossalmente sono entrambi errori gravissimi, sufficienti perché un editore decida di cestinare un manoscritto o un datore di lavoro un curriculum vitae.
Ecco che entra in gioco allora il correttore di bozze, che non fa altro che estraniarsi dal contenuto (che non gli compete), per concentrare l’attenzione sulla forma, su una lettura lenta e scandita, per individuare accenti sbagliati, doppie che mancano o spazi di troppo.
Quando un correttore si cala nella parte, però, incarna il suo ruolo in qualsiasi circostanza: inizia a trovare gli errori negli sms, nelle e-mail, nei post di Facebook, nelle stories di Instagram, addirittura nei tatuaggi e nei menù dei ristoranti!
Così mentre tutti pensano “Mmmh… Che mangio stasera?” tu sei lì che guardi l’accento nella parola “Menù” messo al contrario, lo spazio di troppo dopo l’apostrofo in “all’arrabbiata”, la doppia mancante, sette puntini di sospensione anziché tre, parole abbreviate in modo errato, apostrofi al posto degli accenti, punti omessi alla fine della frase – tanto si capisce lo stesso che finisce – e poi titoli che iniziano con la lettera minuscola.
Dopo dieci minuti arriva il cameriere, tu lo guardi e finisci per prendere sempre la stessa pizza, non avendo avuto il tempo di leggere il resto.
Questa è la dura vita del correttore di bozze, ma nonostante ciò, a parte tutto, amo anche questo lato del mio lavoro, che svolgo in Casa Editrice ma non solo.
Le mie correzioni in Casa Editrice riguardano libri che devono andare in stampa, scritti da bambini e ragazzi di tutte le scuole d’Italia che partecipano al progetto Semi d’Inchiostro e non potete nemmeno immaginare quant’è grande la soddisfazione di vedere i loro sorrisi quando stringono tra le mani il frutto del loro e del nostro lavoro.
Al di là della Casa Editrice, correggo testi per articoli, descrizioni di prodotti e servizi per i siti web, cataloghi, storie aziendali, testi per le mostre e molto altro ancora.
Ma al di là, non aldilà! 😉