Nell’era dell’incertezza, quella che predomina nelle nostre vite almeno da un anno a questa parte, come ci si comporta? Si sceglie di vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Quanti di voi hanno visto nell’emergenza Covid il crollo di qualsiasi certezza che in tantissimi anni aveva cercato di mettere in piedi? Quanti hanno dovuto fare i conti con una realtà cruda, che non lascia spazio al futuro?
La situazione non è delle migliori, ma decidiamo di vedere il bicchiere mezzo vuoto oppure ci diamo da fare per riempire la metà che manca?
Io ho optato per la seconda, cercando di affrontare a testa alta una quotidianità spesso ostile, spesso vulnerabile, come vulnerabile è il nostro umore, soggetto a un carico di stress non indifferente.
Solo un anno fa ero a scrivere Quarantena? Sì, grazie!, oggi, in una situazione ancora molto grave, cerco di guardare il bicchiere mezzo pieno, per trarre dalla vita quello che di bello ha da offrirmi.
Smettiamola di guardare quello che ci manca, cerchiamo piuttosto di ammirare quello che abbiamo e facciamo del presente il trampolino di lancio per un futuro più roseo.
Il 2020 è stato un anno difficile per tutti e io personalmente ho riposto e ripongo nel 2021 tutti i sogni più belli, quelli che, piano piano, si realizzeranno, lottando per toglierli in un cassetto ormai impolverato.
La vita è una, e i giorni vissuti, bene o male, non tornano più. Perché sprecarli piangendosi addosso? Perché non optare invece per la costruzione di noi stessi e del mondo che ci circonda?
Ognuno di noi abita una parte di mondo, adoperiamoci per vederla fiorire, come una primavera che ogni anno, volente o nolente, arriva.