La vita che cambia

La vita che cambia

Sono ormai quasi quattro anni che lavoro con i ragazzi di tutta Italia, di età compresa tra i 15 e i 18 anni. Hanno davvero tanto da dire e da raccontare, hanno tanto da regalare a noi adulti (grandi, ma non troppo) che abbiamo vissuto epoche diverse, abbiamo attraversato la rivoluzione digitale e siamo cresciuti con rose e fiori.

Sì, la mia epoca – e parlo degli anni ’90 – è stata un’epoca di giochi all’aperto, di giochi da tavola, di chiacchiere nelle piazze e di cartoni animati in tv. I cartoni quelli belli, non quelli in 3D che ipnotizzano ma non insegnano; noi siamo cresciuti con la Disney, con i cartoni animati che oltre all’intrattenimento insegnavano, avevano una morale più o meno profonda.

Noi siamo cresciuti con degli ideali e dei valori che le nuove generazioni forse nemmeno conoscono, troppo impegnati davanti a tablet e smartphone già nella tenera età. Ma non è colpa loro, è colpa della società che cambia, della vita che cambia.

Eppure nell’era dell’emergenza Covid quegli smartphone, quei tablet e quei pc iniziano a pesare. Durante le videolezioni li vedi lì, nelle loro camerette, nei saloni delle loro abitazioni, nella loro intimità che prima tanto difendevano per estraniarsi dal mondo, e li vedi con lo sguardo stanco, perso, stufo di non avere contatti fisici, di non abbracciare l’amico di banco dopo un bel voto in italiano, di non correre fuori a ricreazione, appena suonata la campanella.

Il Covid ci ha tolto ogni momento di condivisione, ci ha obbligati all’isolamento e ci ha reso inermi davanti alle centinaia di morti che, ahimè, continuano a salire.

Tutti sentiamo ormai il peso della quotidianità, tutti sentiamo addosso le ansie e le paure che caratterizzano un periodo che sembra non finire più. E allora cerchiamo di cambiare ancora una volta il punto di vista, cerchiamo di non lasciarci annichilire da giorni tutti uguali, cerchiamo di dare un senso a quello che ci circonda.

Riscopriamo ancora una volta il senso della famiglia, l’amore che ci lega, la voglia di uscirne, di sopravvivere a una strage silenziosa.

Forza e coraggio, ce la faremo, ancora una volta!

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