La correzione delle bozze è la fase finale del percorso che porta alla stampa o diffusione di un prodotto scritto (tesi di laurea, brochure, cataloghi, libri).
Si arriva alla correzione delle bozze dopo aver scritto ed editato il testo, per migliorarlo ed eliminare difetti nel contenuto e nella grafica. Con la correzione delle bozze si punta a rendere il testo perfetto, senza refusi o errori di digitazione.
In particolare, il correttore di bozze si attiene alle norme redazionali, regole di scrittura fornite dall’editore. Le norme redazionali riguardano il corsivo, l’utilizzo di virgolette e caporali, spazi, accenti, citazioni e molto altro.
Il correttore delle bozze va a eliminare i puntini di troppo, va a togliere i doppi spazi, corregge i segni di punteggiatura, le parentesi, gli apostrofi e le virgolette, gli accenti, le lettere maiuscole e minuscole, la d eufonica, grande sconosciuta ai più.
Quando può essere utilizzata la d con la a delle preposizioni o la e e la o delle congiunzioni?
La d eufonica evita lo scontro di vocali uguali, come per esempio:
vivo a Amalfi -> vivo ad Amalfi
oppure iene e elefanti -> iene ed elefanti
In questi due casi è consigliabile inserire la d, ma la regola non vale sempre.
In alcuni casi l’uso della d potrebbe appesantire il testo: suoni od odori, per esempio, è da evitare.
Allo stesso tempo esistono dei sintagmi in cui non si fa a meno della d perché sono talmente tanto entrati nell’uso quotidiano da non riconoscerli senza: ad esempio, ad essi, ad eccezione di. In questi casi è concesso l’uso della d eufonica, ma va assolutamente evitata in questi altri: baci ed auguri, caschi od elmetti.
Gli esempi sono stati presi dall’enciclopedia Treccani.
Leggi anche: REDAZIONE E CORREZIONE TESTI